mercoledì 28 agosto 2013

Lentamente muore (Ode alla vita)


Lentamente muore 
chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente
chi fa della televisione il suo guru.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle "i"
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo
quando è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza
per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita,
di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore
chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in sé stesso.

Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore
chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce
o non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.

Soltanto l'ardente pazienza
porterà al raggiungimento di una splendida felicità.


(Marta Medeiros)

Smart Trust - la Fiducia Intelligente




Ridare ricchezza, energia e gioia in un mondo povero di fiducia.

Ecco il potere nascosto della fiducia: la sua capacità di cambiare la nostra vita e quella delle nostre aziende.
La storia è piena di persone ed aziende che, grazie a relazioni e culture costruite sulla fiducia, ottengono una prosperità senza precedenti e raggiungono altissimi livelli di energia e di gioia, nelle stesse circostanze che stanno provocando il fallimento per molti altri.
La fiducia è la nuova moneta del nostro tempo e sta diventando la capacità più importante per la vita e la leadership, una competenza fondamentale per la carriera e indispensabile per essere competitivi nell'economia globale e interconnessa del XXI secolo.
Di fronte alle sfide e alle difficoltà la maggior parte delle persone e delle aziende altalenano tra la fiducia cieca e la diffidenza; in realtà esiste una terza alternativa: è la fiducia intelligente.
Un mix vincente tra propensione alla fiducia, capacità di analisi e di valutazione delle opportunità e dei rischi, cura della credibilità e della reputazione, fiducia in se stessi.
Anche in un mondo povero di fiducia, la fiducia intelligente genera un circolo virtuoso di reciprocità, limitando al massimo i rischi, aumentando esponenzialmente le possibilità e rendendo la fiducia stessa un moltiplicatore di performance per i leader, i team, le aziende e perfino le nazioni

(da Franco Angeli Editore)

Presto tecniche per acquisire Fiducia Intelligente.

Coming Soon!

mercoledì 21 agosto 2013

Moscone



Un bagno grande, con una grande finestra a vetro smerigliato da un lato e la porta diametralmente opposta.

Ore 11: Entro e noto che un grosso moscone svolazza impaziente per tutta la stanza alla ricerca di chissà che cosa.
Di un’uscita, penso io, per cui quando me ne vado lascio la porta aperta e la sua via di fuga ad un palmo di ala.

Ore 14: rientro per prendere delle cose e il moscone è ancora lì, sempre più impaziente sbatacchia sulla finestra con la forza di chi, pur con le sue piccole dimensioni, vuole sfondare il vetro.
Gli apro la finestra, mi spiace vederlo così, ed uscendo chiudo la porta, in modo che non si possa perdere nei meandri della casa, ma che trovi la via per scappare dalla sua prigione.

Ore 18: se ne sarà andato? Mi chiedo. Riapro la porta, ma lui è ancora lì ed invece di uscire sbatacchia sul vetro. Che sciocco, gli basterebbe guardare 5 cm più in là e troverebbe la sua strada. Come parlassi con qualcuno gliela indico, ma lui non mi sta ad ascoltare e si posa sul vetro quasi a dispetto.
Me ne vado e lascio aperte sia la finestra, sia la porta.

Ore 21: tutto tace. Se ne sarà andato, alleluia, con tutte le vie d’uscita che gli ho lasciato.
E invece no. Non era uscito. Era lì, ancora, posato sul muro probabilmente a domandarsi da dove poter uscire.

Anche le persone fanno così.
Non importa quante vie d’uscita tu indichi loro, devono trovarla da sole.

Vorrei aiutarlo, quel moscone, ma non posso. Solo lui può farlo. 
Come le persone, penso io, che alla fine devono volere davvero uscire per poterlo fare.

Ok, chiudo la finestra e me ne vado. Faccia come vuole.


Credo che ce l’abbia fatta da solo, ora.

lunedì 19 agosto 2013

7 tipi di persone che puoi fare a meno di ascoltare

Un estratto da piuchepuoi.it per riflettere un po'....


Con tutto il rispetto per tutti è però evidente che ogni giorno siamo circondati da persone che sembrano remare contro di noi.
Come dicevamo, con tutto il rispetto per tutti, abbiamo però creato una piccola lista dei 7 tipi di persone che puoi fare a meno di ascoltare:

I 7 tipi di persone "non posso"
(ne riconosci qualcuna intorno a te?)



1. I re e regine del dramma
Per loro è tutto una tragedia, andrà tutto male. Sempre.


2. Le persone che non hanno già fatto quello che vorresti fare tu.
Non l'hanno fatto loro..e vogliono dare consigli o mettere in guardia?


3. I ladri di sogni
Ti dicono di guardare in faccia alla realtà..ma di solito per loro significa "pensare in piccolo".


4. I manipolatori
Visto che loro non sono realizzati non vorrebbero lo fossi neanche tu, per non sentirsi ancora più insoddisfatti.


5. Quelli che dicono "non è per te"
E chi glielo dice a loro che non è per te?


6. Gli spietati che si rifiutano di perdonare gli errori. 
Sono coloro che prima di tutto non perdonano i loro di errori e, per paura di sbagliare, non provano (e vorrebbero non lo facessi neache tu).



7. Te stesso..quando diventi il peggior critico di te stesso.
Ci sono molte persone dalle quali bisogna stare in guardia, ma la prima siamo noi. Quando non abbiamo il giusto equilibrio, quando ci facciamo trasportare dai pensieri, dalle idee, dai non progetti degli altri.